‘Città rifugio’

Venezia, 1572. La città è uno dei porti più ricchi d’Europa, dove mercanti dall’Oriente e dall’Occidente scambiano beni di qualsiasi tipo, dagli oggetti di lusso a quelli di uso quotidiano. È anche centro di un impero e fonda il proprio potere economico nella sua estensione territoriale – verso nord-ovest, sulle pianure dell’Italia settentrionale, e verso est, lungo le coste dell’odierne Croazia e Grecia. La vasta estensione territoriale ha portato la Repubblica di Venezia a entrare in conflitto con i turchi Ottomani, intenti a espandere il loro stesso impero.
Nel percorso ‘Città rifugio’ della app Hidden Venice, sarai accompagnato da Elena, uno dei molti rifugiati cristiani che arrivarono a Venezia in seguito all’espansione Ottomana. Elena scappò da Nauplion, uno degli ultimi possedimenti veneziani del Peloponneso a cadere nelle mani degli Ottomani, nel 1540. Da allora, Elena si è costruita una nuova vita a Venezia, prima con il suo marito Dimitri, e ora come vedova. Gestisce una casa di accoglienza nel sestriere di Castello, di fianco allo scalo portuale, mentre suo figlio Giorgio lavora in Arsenale, il grande cantiere navale della Repubblica (oggi parzialmente usato per la Biennale di Venezia).
Durante il percorso, Elena ti guiderà attraverso Castello, partendo dalla Riva degli Schiavoni davanti a San Marco, passando per la chiesa di San Giorgio dei Greci e per la Scuola degli Schiavoni, e finendo in Arsenale. Ti mostrerà una città di migranti, di rifugiati e altri che arrivarono per trovare lavoro nella fiorente economia veneziana, facendo quasi raddoppiare la popolazione cittadina dal tardo Quattrocento.
I brevi articoli in queste pagine ti invitano a esplorare più in profondità il contesto storico che fa da sfondo a ognuna delle nove tappe del percorso. Qui puoi trovare un quadro più completo di una delle città rinascimentali più multiculturali d’Europa.
Rosa Salzberg (tradotto da Umberto Cecchinato)

